Il direttore del Gal fa il punto sui progetti

Palamenghi: le nuove sfide che ci attendono nei Sicani

 
E su Agrigento Capitale della Cultura: «Occasione da non perdere»

I Sicani si preparano alla sfida di Agrigento Capitale della Cultura. E, intanto, ad Aragona si fa il punto su quanto fatto finora e si guarda al futuro, ricco di nuovi progetti e di altre sfide.
“Sicani in rete. Dal Distretto rurale di qualità all’eccellenza del turismo esperienziale sostenibile”, questo il tema dell’incontro organizzato da Sicani Villages. Una occasione per riflettere su quello che già si è fatto e sui nuovi progetti della rete che mette insieme ventinove comuni e 602 aziende di una vasta area che spazia dalle spiagge dorate che si affacciano sul Canale di Sicilia, ai Monti Sicani. Un mondo tutto da esplorare, dalla natura generosa e ricco di tradizioni secolari e sapori genuini.
Un modello che comincia a fare scuola, come testimoniato dall’interesse di due Gruppi d’azione locale (Gal) polacchi in trasferta in Sicilia, appositamente per studiare quel che si fa nei Sicani in materia di turismo relazionale ed esperienziale. Un approccio, quello di Sicani Villages, che punta sull’importanza di fare squadra, e che viene declinato in progetti quali, ad esempio, il Distretto rurale di qualità dei Sicani, marchio collettivo di promozione delle eccellenze del territorio.

A riassumere il percorso fatto fin qui dalla rete, è stato il direttore del Gal Sicani, Angelo Palamenghi. «Abbiamo agito su diversi livelli – ha detto Palamenghi –. Dapprima, abbiamo messo in comunicazione enti pubblici e associazioni di promozione turistica, coinvolgendone almeno tre, quattro per ogni comune; quindi, abbiamo creato reti di impresa in ambito turistico e agroalimentare, privilegiando la filiera corta e il chilometro zero; e abbiamo puntato su formazione e informazione».
Un percorso che, strada facendo, ha permesso anche di restituire ai cittadini spazi chiusi da anni: «Sono trentaquattro – ricorda Palamenghi – i beni immobili pubblici ritornati nuovamente fruibili».
E, adesso, l’avventura continua. I Sicani si preparano per le nuove sfide, possibili grazie ai fondi europei previsti per la programmazione dal 2024 al 2030. Tra i progetti futuri, la creazione di comunità creative con l’attivazione di una rete museale sicana; start up creative e comunità del cibo. Sempre grande l’attenzione all’attività formativa nelle scuole, per conoscere fin da piccoli il proprio territorio e le sue potenzialità.

«Adesso – dice Palamenghi – è importante farsi trovare preparati per il grande appuntamento di Agrigento Capitale della Cultura. È una occasione da non perdere, una splendida opportunità che può diventare un ulteriore trampolino di lancio per tutti i Sicani. Occorre lavorare tutti insieme, bene e in sinergia, da subito: il 2025 è dietro l’angolo».

Testo di Angela Mannino