La Rete dei Sicani: i partner

A Santo Stefano Quisquina
l’antica arte del ricamo
declinata in gioielli unici

 
I preziosi di “Fiori d’Arancio”
venduti in tutta Italia, Londra
e prestissimo anche in Cina

Trentacinque anni, psicologa del lavoro, neomamma da dieci giorni del piccolo Vincenzo, nonché assessore alle attività produttive e al turismo del Comune di Santo Stefano Quisquina, Francesca Alferi la passione per il ricamo l’ha ereditata dalla mamma, la signora Lia, che già dall’età di tredici anni le ha insegnato tutti i segreti del pizzo chiacchierino. «Un’antica tecnica – racconta Francesca Alferi – di origini francesi, con un nome che rimanda alle chiacchiere delle dame dedite, durante il ricamo, al gossip più sfrenato».
Dal 2019, la passione per questo particolare tipo di ricamo è diventata un lavoro a tempo pieno che ha coinvolto anche la sorella di Francesca, Marilena Alferi, di solo un anno più giovane e anche esperta nell’arte del pizzo chiacchierino. Cinque anni fa, infatti, è nato il laboratorio artigianale “Fiori d’Arancio Sicilia” e oggi gli originali gioielli e accessori realizzati da entrambe, sono venduti non solo in Sicilia, ma anche in diversi negozi della Penisola, a Londra e presto anche in Cina.
«Il nome Fiori d’Arancio – dice la titolare Francesca Alferi – vuole essere evocativo ed emblematico della Sicilia; in più, la F la A corrispondono alle mie iniziali: mi è sembrato di buon auspicio. Tutto è nato grazie a un finanziamento nell’ambito del progetto Resto al Sud, ma dopo dieci anni di studio e lavoro a Palermo, accarezzavo da tempo l’idea di tornare a vivere e lavorare a Santo Stefano Quisquina; il finanziamento ha soltanto accelerato i tempi, mi ha fatto capire che era proprio questo che volevo fare. Desideravo tornare nel mio piccolo borgo con poco più di quattromila abitanti, ai suoi ritmi lenti, al silenzio che ti lascia lo spazio e il tempo di pensare, anziché correre dalla mattina alla sera, senza capire quello che stai facendo. Ecco, la passione per il ricamo si è riaccesa in uno di questi momenti, come valvola antistress: alla fine, avevo fatto tanti di quei lavori, che mi è sembrato assurdo non mostrarli… Così nasce Fiori d’Arancio, innanzitutto dalla voglia di provarci».

Un ritorno a casa per ritrovarsi, dunque; ma senza chiudersi in un piccolo mondo antico, anzi, al contrario, aprendosi e portando in giro per le fiere internazionali di settore, la propria creatività.
«I nostri rappresentanti – dice Francesca Alferi – fanno arrivare i gioielli e gli accessori di Fiori d’Arancio su tutto il territorio nazionale. Lo scorso luglio, inoltre, abbiamo partecipato alla fiera internazionale Pure London, dedicata alla moda e al fashion, e adesso i nostri prodotti arrivano anche in Gran Bretagna. Infine, stiamo per chiudere un contratto che al più presto li farà arrivare in Cina».
Inserito nell’itinerario della scorsa edizione del Borghi dei Tesori Fest, il laboratorio artigianale di Santo Stefano Quisquina che fa parte del Distretto rurale di qualità dei Sicani, ha suscitato grande interesse nei visitatori, che hanno potuto conoscere nel dettaglio i vari passaggi della lavorazione. Perché se il ricamo è un’arte, l’uso innovativo che ne fanno Francesca e Marilena Alferi, la rende scintillante e non solo per l’uso dei cristalli Swarovski. Sapienza, maestria e creatività sono gli ingredienti di oggetti originali e unici. Tra le prossime sfide, una collezione dedicata alla Santuzza, ovvero a Santa Rosalia.

«In occasione – dice Francesca Alferi – del quarto centenario del ritrovamento della sacra grotta e dell’epigrafe di Santa Rosalia alla Quiquina, abbiamo pensato di realizzare per la prossima estate un’apposita collezione dedicata a questa importante ricorrenza che racconta molto del nostro territorio».

 

Testo di Redazione