Tradizioni e turismo nei Sicani

Madonna degli Infermi,
a Raffadali è festa
per un’intera settimana

 
Una tradizione antica
che attrae visitatori
anche dai paesi vicini
e che, tra sacro e profano,
unisce tutto il borgo

Dalla seconda alla terza domenica di luglio, a Raffadali, nell’entroterra dell’Agrigentino, è festa grande per la Madonna degli Infermi. Per parteciparvi, arrivano da tutti i paesi vicini e, in certi casi, anche dall’estero.
Una tradizione antica che affonda le radici nel Seicento: «La peste – dice Santino Farruggia, presidente del consiglio comunale – è arrivata anche qui, e a farci la grazia, a salvarci, fu proprio la Madonna. Tutt’oggi, i festeggiamenti a lei dedicati sono molto seguiti da tutta la comunità di Raffadali e non solo, a prescindere o meno dalla fede e dal credo che si pratica. Insomma, da queste parti, Maria è decisamente inclusiva; smuove le folle e unisce tutto il paese. D’altra parte, siamo in un borgo dove l’arciprete e il pastore evangelico sono andati a scuola insieme e dove, in genere, tra gli abitanti c’è un approccio cooperativo».

Tra messe, pellegrinaggi a piedi scalzi, processioni e spettacoli, le celebrazioni durano una intera settimana. In particolare, a essere portata in processione è la preziosa statua realizzata nel 1585 dallo scultore Nicola Buttafuoco.
«A occuparsi del bellissimo mantello che copre la statua della Madonna degli Infermi – dice Farruggia – sono le signore sarte di Raffadali, che si mettono a disposizione, affinché sia sempre perfetto».
Il momento clou dei festeggiamenti è la processione della terza domenica di luglio, che parte dalla Chiesa Madre guidata dall’arciprete don Stefano Casà. Dopo la messa solenne, i fedeli seguono numerosissimi in processione la statua di Maria con il suo bel manto azzurro, per le vie del paese fino alle due del mattino, quando in un trionfo di giochi d’artificio e con in piazza ancora una gran folla, la festa si conclude.

Prima del gran finale, un altro momento molto significativo delle celebrazioni dedicate alla Madonna degli Infermi di Raffadali, è il pellegrinaggio degli aragonesi.
«Talmente sentito – dice Farruggia – che, ogni anno, all’arrivo dei pellegrini dalla vicina Aragona, viene dedicata l’alba del sabato precedente alla terza domenica di luglio, ultimo giorno delle celebrazioni».
Durante la settimana che intercorre tra la seconda e la terza domenica di luglio, a Raffadali si svolge anche la fiera e per i visitatori potrà essere anche l’occasione per assaggiare un dolce considerato caratteristico della festività, il pezzetto: un gelato a forma di prisma di triangolo, ancora irrinunciabile per gli amanti della tradizione.

 

Testo di Redazione