La Rete dei Sicani: i partner

Giuliana, la geologa
che fa conoscere
l’anima dei Sicani

 
Come accompagnatrice turistica e guida naturalistica
promuove un turismo di comunità

L’idea di tornare nel suo piccolo borgo medievale dominato dal bel castello federiciano, dal quale per anni aveva desiderato fuggire, le frullava nella testa da un po’. La laurea in Geologia conseguita all’università di Palermo, le esperienze a Udine, Roma, Londra e poi di nuovo nel capoluogo siciliano, hanno tenuto Stefania Arcuri lontano da Giuliana per un lungo periodo.
«Cinque anni – racconta – università esclusa, durante i quali mi sono resa conto che quello che cercavo ce l’avevo già; ma, come spesso capita, non apprezziamo ciò che abbiamo sottocchio, se non quando ce ne allontaniamo». A risuonarle, già in passato, quando a casa sua a Giuliana, ospitava gli studenti stranieri nell’ambito dei programmi relativi agli scambi internazionali, era stato l’entusiasmo che aveva notato in relazione a quelle che aveva sempre considerato attività di routine.
«Preparare la salsa di pomodoro – dice Stefania Arcuri -, raccogliere le olive, cose che per noi sono normalissime, per i miei ospiti erano eccezionali, ne rimanevano affascinati».
Ed è così che, nel 2019, in qualità di accompagnatrice turistica e guida naturalistica, Stefania fonda la sua impresa individuale con l’obiettivo di fare conoscere la bellezza del suo territorio.
«Ho iniziato – dice – giusto alla vigilia della pandemia che avrebbe sconvolto il mondo, ma nonostante tutto, non mi sono fatta scoraggiare dalla tempistica non proprio felice. Nell’ambito dei servizi turistici che offro e pubblicizzo anche sul mio profilo Facebook “Live Sicani”, il focus è il turismo di comunità che mette in contatto il visitatore con chi vive qui: produttori agricoli e artigiani, ovvero il nostro capitale più prezioso. Portandoli in giro per Giuliana, ai turisti faccio conoscere il mitico Zio Pietro che ancora a 93 anni realizza le sue belle sculture; l’artigiano del vimini, Giuseppe Marchisotta; le signore che ricamano e lavorano all’uncinetto; la piccola cantinetta d’epoca restaurata da Pietro Maggiore, con il suo buon vino genuino; il nostro artista della panificazione, Franco Arcuri, dal quale spesso si concludono i nostri tour con degustazioni che sono una delizia per la vista e il palato».

È il “Seggi Fora Tour”, per i non siciliani “Sedie all’aperto Tour”, un percorso che si ispira all’usanza che c’è nei piccoli centri, di sedersi davanti alla porta di casa, per chiacchierare, svolgere le proprie attività, o magari soltanto per godersi l’aria fresca. «È in questo contesto – dice Arcuri – che si entra in contatto con l’anima del territorio, che avviene l’incontro tra visitatori e abitanti del luogo, in una gara all’accoglienza, dove trova spazio l’iniziativa personale. Serve qualche sedia in più? Ecco che qualcuno la porta da casa; oppure, se nel frattempo si sta cucinando, arriva anche qualche assaggio per i turisti. Piccoli gesti, cose semplici, come il mazzetto di origano donato con amore, che scaldano il cuore e sono molto apprezzati».
Molto gettonato anche il tour che viene dedicato agli Altari di San Giuseppe, un’antica tradizione che caratterizza diversi centri dell’Isola e che, nel caso specifico, ha visto protagonisti anche Bisacquino e Contessa Entellina. A piacere tantissimo a chi arriva da lontano e dalla frenesia della città, è l’entrare nelle case delle persone, apprezzare la cura e l’estro con cui vengono imbandite le tavole dedicate a San Giuseppe e alla Sacra Famiglia; la familiarità che non conosce diffidenza, con cui tutto questo avviene; insomma tutto il fascino, per dirla con Fogazzaro, di un piccolo mondo antico.

Il coinvolgimento del paese è importante: «Rispetto a qualche anno fa – dice Stefania Arcuri – tra gli artigiani e gli imprenditori del territorio, c’è un atteggiamento di maggiore fiducia nei confronti del futuro. Oggi, è importante puntare sulla collaborazione tra i partner dei Sicani e tra le associazioni di Giuliana, per un progetto di comunità che coinvolga anche gli stranieri che vivono qui. Tra i progetti presentati al Comune, un museo di pietre dure di cui è ricca tutta l’area, e per il quale è stata già condotta una campagna di scavo».
L’impresa individuale di Stefania Arcuri fa parte del Distretto rurale di qualità dei Sicani. Fra i progetti a breve scadenza, la possibilità per chi lo desidera di pernottare nel bosco di Monte Genuardo, dormendo nelle tende sospese, per una esperienza unica a contatto con la natura.
«Oltre alle tende sospese – dice Arcuri –, tra le novità che riguardano la mia attività, ci saranno anche le mountain bike per esplorare a ritmo lento i nostri meravigliosi dintorni».

 

Testo di Angela Mannino