La Rete dei Sicani: i partner
Dal campo al bancone. Ad Aragona il panificio “benedetto” da Bonci
Presto un secondo “Terra Dunci” aprirà anche ad Agrigento
È dolce la terra per Rosario Pendolino, anzi, per essere precisi, come si dice da queste parti, è dunci. Dolce come un ritorno a casa, che rasserena l’animo e prelude a un futuro promettente.
Siamo ad Aragona e Rosario, classe 1985, dopo una laurea in Scienze della Comunicazione conseguita all’università di Catania, era volato a Londra, dove ha lavorato per un paio d’anni nel mondo della ristorazione, facendo carriera in cucina e diventando sous chef, ovvero cuoco in seconda. Poi, dalla Sicilia è arrivata la telefonata della sorella Maria Luisa e le cose hanno preso un’altra piega.
«In paese – dice Rosario Pendolino – avevano messo in vendita un panificio e mia sorella mi ha proposto di comprarlo. È nato così, nel 2017, il nostro “Terra Dunci”, più che un panificio, un progetto di vita che ingloba l’azienda agricola di famiglia e ne chiude la filiera».
Oggi, l’Azienda agricola di Rosario Pendolino e il suo panificio fanno parte del Distretto rurale di qualità dei Sicani e da Aragona i loro orizzonti spaziano fino ad Agrigento, dove a metà dicembre, in Via Crispi 70, aprirà un altro “Terra Dunci”.
Farine di prima qualità, lievito madre, tanta passione e attenzione nei confronti dei prodotti tipici del territorio, gli ingredienti principali di un progetto che chiude la filiera del grano prodotto nelle terre di famiglia, insieme con le olive, il Nero d’Avola, le mandorle e i ceci. In tutto, centotrenta ettari che papà Stefano, un ragazzo di 73 anni che non si ferma mai, conosce come le sue tasche e controlla con amore e infaticabile passione.
Un progetto, quello di “Terra Dunci” buono come il pane che produce.
«Le farine di Perciasacchi, Senatore Cappelli e Tumminia con cui lo realizziamo, utilizzando il lievito madre – dice Rosalio Pendolino –, sono prodotte con il grano della nostra azienda agricola, biologica certificata dal 2017. La farina di ceci la usiamo, invece, per la rosticceria e la gastronomia che includono anche tra i più sfiziosi prodotti tipici della tradizione locale, come la mbriulata con cipolle, salsiccia e olive nere e il tagano, tipico piatto pasquale, una sorta di timballo di pasta, uova e formaggio che lo scorso anno ha ricevuto la certificazione Pat del ministero delle Politiche agricole e forestali, per i prodotti agroalimentari territoriali tradizionali. La pasta di mandorla, infine, è la protagonista della nostra pasticceria ed è prodotta con le mandorle di varietà Nivera, piccole, dolci e ricche di oli essenziali, che produciamo sempre noi».
A “benedire” il progetto “Terra Dunci” e a segnarne la svolta è stato il guru della panificazione e della pizza romana Gabriele Bonci che ha seguito i Pendolino in un percorso di formazione, dedicato al lievito madre e alla panificazione naturale.
«Londra è una città bellissima – dice Rosario Pendolino – certo, grande e dispersiva e sicuramente costosa… ma ci sarei rimasto, se non avessi deciso di scommettere su me stesso. Confesso, però, che se non avessi avuto l’occasione di investire in qualcosa di mio, probabilmente non sarei mai tornato».
Testo di Redazione