La Rete dei Sicani: i partner

Cianciana My House,
l’immobiliare specializzata
nella vendita agli stranieri

 
Il piccolo borgo dell’Agrigentino
“scoperto” dall’attore Ray Winstone
è oggi un paradiso per gli stranieri

Da polo minerario a paradiso per gli stranieri. Cianciana, piccolo borgo agricolo dell’entroterra agrigentino con poco più di tremila abitanti, oggi parla inglese, francese, polacco, ceco, ma anche svedese, danese, finlandese… Un caso internazionale, visto che del fenomeno si sono occupati anche i big del giornalismo mondiale, come il Times, la Bbc e la Cnn.
«Tutto è iniziato – racconta Carmelo Panepinto, geometra, presidente della locale Pro Loco e marito di Giuseppina Montalbano, titolare dell’impresa individuale Cianciana My Home – nei primi anni del Duemila, quando il noto attore inglese Ray Winstone, durante una vacanza nell’Isola, s’innamora del paesaggio siciliano, tanto da cominciare a cercare casa da queste parti».
Oggi, Panepinto insieme con la moglie Giuseppina, il collega geometra Alfonso Martorana e Joe Calogero Guida, tutti under 50, costituiscono il team di lavoro di Cianciana My House; una realtà immobiliare nata nel 2005 e che finora ha gestito circa quattrocento compravendite.
«A ispirare la nostra attività – dice Panepinto – è stato proprio Winstone che dopo aver comprato una bella casa colonica a Cianciana, ha cominciato a cercare casa per alcuni suoi amici che, nel frattempo, ospitati dall’attore britannico, si erano anche loro innamorati della Sicilia. Abbiamo pensato: perché non lo facciamo noi? E così è iniziata la nostra avventura nel campo degli affari immobiliari».
Cianciana My House fa parte del Distretto rurale di qualità dei Sicani ed è diventata un punto di riferimento per gli stranieri che vogliono comprare casa in questa zona dell’Isola.

«A farci rendere conto che eravamo sulla strada giusta – dice Panepinto – è stata, nel 2007, la fiera di Londra dedicata a “La Dolce Vita”: è stato emozionante e stimolante trovarsi nello stesso contesto con i marchi più prestigiosi del Made in Italy. C’erano la Piaggio, la Barilla e c’eravamo anche noi. Da lì, abbiamo iniziato a investire su portali stranieri e a promuovere la nostra attività anche sulla carta stampata con inserzioni, per esempio, sugli opuscoli di Ryanair. Abbiamo fatto pure del classico volantinaggio per le strade di Londra, insomma non ci siamo risparmiati».
Ma chi sono gli stranieri che decidono di comprare casa a Cianciana e perché lo fanno? «La stragrande maggioranza dei nostri clienti – dice Panepinto – è britannica. Abbiamo molto puntato sul Regno Unito, dove vive una numerosa comunità di ciancianesi. È lì, infatti, che, dopo la chiusura delle zolfatare nei primi anni Sessanta del secolo scorso, si sono trasferiti molti dei nostri concittadini; altri, invece, sono andati in Belgio, dove hanno continuato a fare i minatori. Ma è oltre Manica che resta la comunità più consistente; certo, molti sono tornati ed è questo il motivo per cui nelle strade di Cianciana si parla anche un discreto inglese».

Non solo artisti e siciliani di ritorno. Chi compra casa in questo angolo di Sicilia incastonato fra i Monti Sicani, a circa quattrocento metri di altitudine con vista sul Mediterraneo, è per lo più gente comune che desidera una seconda casa per le vacanze. «Nonostante la Brexit – dice Panepinto – oltre il quaranta per cento dei nostri clienti è britannico, seguono i francesi che comprano soprattutto come investimento, e dal Nord Europa cominciano ad arrivare svedesi, danesi e finlandesi; ultimamente, poi, c’è stato un exploit di polacchi e cechi. Ci sono anche canadesi e americani, ma il target è sempre quello della media borghesia, gente comune. La maggior parte delle case che acquistano sono a Cianciana, ma abbiamo gestito compravendite anche a Ribera, Sciacca, Alessandria della Rocca… e sono case alla portata di molti: considerate che la media del prezzo di acquisto delle circa quattrocento compravendite gestite, finora, da Cianciana My House, è di venticinquemila euro». Roba da farci un pensierino per un buen retiro tra uliveti e mandorleti, nella calma della campagna siciliana, dove il tempo rallenta e il cuore ritrova il suo ritmo più felice.

 

Testo di Angela Mannino